Chimico e biologo francese. Dopo aver frequentato le scuole secondarie a
Besançon, si iscrisse all'École Normale Supérieure di
Parigi (1843), dove fu assistente del chimico G.A. Balard. Conseguito nel 1847
il dottorato, diede un importante contributo alla nascita della stereochimica
come branca autonoma di ricerca. A lui si deve infatti la scoperta della
dissimmetria molecolare tra il paratartrato e il tartrato doppio di soda e
ammoniaca, che lo portò a studiare il problema della polarizzazione
rotatoria e dell'emiedria dei cristalli. Nominato docente di Scienze
all'università di Lilla (1854), orientò le sue ricerche sulla
fermentazione alcoolica e lattica e dimostrò che esse sono legate alla
vita delle cellule dei fermenti, non alla loro morte e putrefazione
(
Mémoire sur la fermentation appelée lactique, 1857).
Attraverso semplici esperimenti,
P. dimostrò che le sostanze
organiche vanno in putrefazione grazie all'azione di piccoli microrganismi
(batteri) sempre presenti nell'aria. Questa scoperta segnò la fine delle
teorie allora dominanti che consideravano la fermentazione come un fenomeno
esclusivamente chimico (esemplificativa la teoria del chimico tedesco Liebig).
Si trattava di scoprire quale fosse l'origine dei batteri, misurandosi con la
teoria della generazione spontanea, del resto già smentita dagli
esperimenti di F. Redi, L. Spallanzani e A. Vallisneri. Dopo una lunga disputa
con F.A. Pouchet,
P. riuscì a dimostrare che se un liquido veniva
sterilizzato prima di un esperimento, non dava origine ad alcuna forma
microbica. In questo modo si gettarono le basi dei concetti di sepsi e asepsi,
fondamentali in campo medico e soprattutto chirurgico. Tra le alterazioni
provocate sulle sostanze organiche da organismi microscopici,
P.
studiò la trasformazione dell'alcool in acido acetico, provocata dal
fungo
Mycoderma aceti, le alterazioni del vino, quelle provocate dai
microrganismi nella fabbricazione della birra. Dal 1865 al 1870, si
dedicò allo studio delle malattie dei bachi da seta, dimostrando come le
principali, tra cui la pebrina, fossero ereditarie e contagiose e individuando i
mezzi per prevenirle. Nel 1873, benché non fosse medico, fu eletto membro
dell'Accademia di medicina. Si dedicò inoltre allo studio di numerose
malattie infettive, quali il colera dei polli e il carbonchio. Riuscì a
ottenere colture attenuate del bacillo del carbonchio ematico che, inoculate
negli animali, li rendevano refrattari ai germi virulenti: si apriva in tal modo
la via alle vaccinazioni per la prevenzione delle malattie infettive.
Continuando gli studi sull'eziologia delle malattie infettive, nel 1878
scoprì lo streptococco piogeno, una delle cause della febbre puerperale e
nel 1881 il germe del mal rosso dei suini. Nel 1880 cominciarono i suoi studi
sulla rabbia, di cui però non riuscì a individuare l'agente
patogeno. Tuttavia, grazie alla messa a punto di un metodo per l'attenuazione
del virus rabbico,
P. ottenne l'arresto della malattia nell'individuo
morsicato da un animale affetto da rabbia. Sulla scia di questo successo, nel
1888 venne fondato l'Istituto Pasteur, importante centro di ricerca biomedica.
P. diede un contributo fondamentale all'avvento dell'era batteriologica e
immunologica (Dôle 1822 - Villeneuve l'Étang, Seine-et-Oise
1895).